Barbara Jacobs ATTRAENTE, ORIGINALE… EMOTIVAMENTE PERICOLOSO (2003)
Barbara Jacobs
ATTRAENTE, ORIGINALE… EMOTIVAMENTE PERICOLOSO (2003)
traduzione di Carmen Calovi (2004)
«Ricordate anche che a volte ci si aspetta che voi sappiate automaticamente quando è necessario tenere segreta una cosa. Se qualcuno vuole farvi capire qualcosa senza ferirvi, può usare un’allusione. L’esempio migliore di questa situazione è quando un uomo chiacchiera con una donna, che non vuole uscire con lui; in questo caso anziché dire “Vai via, non mi interessi” lei potrebbe far scivolare nella conversazione parole come “il mio fidanzato”. A volte si può essere fuorviati dai modi di dire (cioè metafore). Per esempio, “Sono al settimo cielo” vuol dire che sono molto felice. Se avete difficoltà con i modi di dire, potete cercarne il significato nei libri oppure farveli spiegare da qualcuno. A volte le persone mentono per ottenere qualcosa da voi. L’esempio migliore è del venditore porta a porta che vuole il vostro denaro. Se vi vende una televisione che non funziona, vi imbroglia. Nella conversazione, non è raro che le persone esagerino. Uno che dice: “Ieri sera mi sono bevuto dieci birre” potrebbe intendere che ne ha bevute solo cinque. È facile fraintendere le persone che esagerano troppo»
Il frammento su riportato, è ripreso da Guida alla sopravvivenza per persone con sindrome di Asperger di Marc Segar, di cui l’edizione originaria del ‘97, in inglese, è gratuitamente disponibile sul sito dell’Università di York. Questo manuale, scritto da una persona affetta dalla sindrome di Asperger per spiegare ai suoi consimili l’andazzo del mondo, e per spiegare ai normali, anche detti neurotipici, il mondo come lo vedono loro riassume bene cosa sia questa forma di autismo. Barbara Jacobs, giornalista e psicologa, narra in questo libro la sua burrascosa relazione con un aspie, come si definiscono gli Asperger confidenzialmente fra loro. A contraddistinguere la situazione di un aspie c’è la totale incapacità di leggere i segnali inviati con il corpo, la difficoltà a memorizzare i volti, l’ancora più difficile difficoltà di districarsi fra modi di dire che non vanno dritti al sodo. Difficoltà a parlare con sconosciuti, a guardare negli occhi una persona (salvo non provare fiducia per essa), costretti a modificare i propri tratti sociali per ecolalia, copiando stereotipatamente qualcosa. Il disturbo infantile, così come fu alla prima appreso, fu simultaneamente scoperto da due medici austriaci nel 1943. Leo Kanner, emigrato negli Stati Uniti, specializzato in psichiatria infantile e Hans Asperger, di dodici anni più giovane di Kanner, che lavorava alla Clinica Pediatrica Universitaria di Vienna. Disturbo dell’elaborazione uditiva, discalculia (cecità per i numeri), dislessia, disprassia (goffaggine), prosopagnosia, e una evidente disfunzione dell’integrazione sensoriale che porta a «sobbalzare a un leggero tocco casuale mentre non nota il dolore fisico», sono alcuni dei tratti che possono figurare in questa sindorme. Fu chiamata autismo perché autismo significa isolamente sociale, benché a differenza dell’autismo classico non si riscontrano difficoltà nello sviluppo del linguaggio gravi. «Gli Asperger possono sviluppare, e di fatto sviluppano, interesse verso le altre persone, ma non hanno idea di come integrarsi», la storia d’amore fra Barbara e Danny ruota attorno a situazioni, più o meno incresciose, zeppe di fraintendimenti e imbarazzi pubblici. Il libro usa la vicenda umana vissuta come metodo per illustrare le problematiche del convivere con un aspie, alterna le rimembranze dei momenti privati con elementi di saggistica psicologica. È inoltre integrato da test per autoverificare il proprio grado di autismo, e stralci di un più ampio questionario proposto a coppie di neurotipici e aspie. La sua tentata relazione fu un disastro. Non si pone di assolvere nessuno, spiega invece come convivere con meno fraintendimenti. Conclude «Su, porgetimi il cuore. Alcuni di questi ricordi li sto consegnando a voi».
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